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Un accurato racconto intrecciato e lavorato con criteri ben precisi, riguardo ai personaggi assai genuini, troppo simpatici. Essi, infatti, nel corso di un'attenta lettura, risultano così deliziosamente divertenti, presi a caso da un vasto mondo di piccoli animali e incastonati tutti, con una fervida fantasia, in un'impalcatura di regia davvero solida. Risulta spiccata la diversità dei caratteri aspri e duri, taluni noiosi o sognatori, tracciati abilmente, in dettagliate descrizioni, così da sembrare molto reali nelle loro sfumature. Interessante e molto fantasioso, l'espediente trovato dalla Stroppiana, per contrapporre la fragilità delle donne alla forza degli uomini. In questi due paesi, le donne nascono svantaggiate: sono tanto leggere da dover indossare un cappello munito di girandole che permette loro di muoversi solo nell'aria. Diletta, che veniva scansata da tutti nonostante la sua bellezza, trova alla fine, come nelle più belle fiabe, il suo principe azzurro: un contastorie divenuto cantastorie del racconto più bello di tutti: la parità tra uomo e donna, grazie al latte di gallina!